Pietro senza Tì

L’insostenibile peso delle fondamenta

SINOSSI

Una consonante dentale: un nuovo nome, un morso alla vita.

Piero è un quarantenne scialbo che fa una vita apparentemente senza sapori né passioni. Un giorno intuisce che la cosa ha a che fare col suo nome che considera profondamente sbagliato. Così una mattina decide di aggiungerci una Tì. Inizia disegnando con una bomboletta spray un grande segno sulla serranda del suo negozio di pompe funebri per poi aggiungere la consonante anche a carte e documenti. Progressivamente, la sua vita inizia a prendere tonalità inattese, anche forti. Tutto ha inizio con l’invito a partecipare a un ritrovo di ex compagni del liceo. Con una di loro, Rafaèla, donna dal carattere particolarissimo, nasce una nuova, incomprensibile frequentazione che poi si muove a tappe serrate, verso situazioni inafferrabili. Man mano che si profila anche una nuova direzione per il suo lavoro, Pietro entra a ragione nel vero mondo delle passioni, rinunciando alle tiepide certezze che lo tenevano ancorato a casa a vivere ancora con sua madre. Al funerale che ha organizzato per il Prefetto, Pietro incontra Gustavo, il figlio rampante del defunto che sembra piuttosto deciso a intraprendere una nuova attività con lui, affascinato anche dall’ombrosa Rafaèla. Le relazioni e le vicende si complicano, fino a che il peso di quella nuova consonante dentale nel suo nome diventerà un peso insostenibile.

 

INCIPIT

Il nome Pietro, per uno che vende funerali e lapidi, forse gli sarebbe stato meglio. Piero gli è sempre sembrata una cosa gracile, un nome che non ha a che fare con le esperienze definitive della vita.
In effetti, lui è Pietro anche d’aspetto: alto di statura, robusto, le spalle un po’ curve e i piedi tanto lunghi da doversi comprare le scarpe nei negozi speciali; quelli che le vendono anche per piedi minuscoli. I suoi passi sono lenti, messi per bene sulla superficie, specie se si tratta di un marciapiede non liscissimo come quello davanti alla sua serranda.

Secondo lui, Pietro – il nome che si sarebbe meritato – sta bene alle persone tutte d’un pezzo; definite e imperiose come i sassi e le rocce. E invece, gli hanno affibbiato un nome come tanti altri, quel Piero che poteva star bene a un impiegato con la pelata, uno sdrucito abito beige e la cravatta tanto brutta da fare rabbia.

 

Per l’edizione di Pietro senza Tì è partita la campagna di crowdfunding sulla piattaforma Bookabook.
Qui potete pre acquistare la vostra copia.

Se raggiungiamo le 250 copie entro il 19 novembre 2018 il romanzo sarà pubblicato e distribuito in libreria!

 

Go top