L’autista

Un’ammiraglia blu e tre vite alla resa dei conti.

SINOSSI

Allegra, prossima alla boa dei quaranta, vive una vita di lavoro senza grandi slanci con il suo compagno Nick, chitarrista squattrinato, che cerca di incoraggiare in tutti i modi. Lui però si sente economicamente inadeguato e sfugge all’idea di fare progetti più importanti assieme. Intanto Allegra, sul lavoro ha incontrato un uomo di potere, un ‘Lupo’. Allegra, ne è intrigata e desidera di scoprire il mondo, per lei controverso, di quell’uomo. Durante la ricerca di un impiego più stabile, Nick s’imbatte in un’offerta che sembra fare al caso suo: c’è un manager che cerca un autista personale. Nick si propone e conosce l’ingegner Zampati; lontano anni luce da lui. Nonostante i tentativi del capo di creare un dialogo informale, qualcosa infastidisce profondamente ‘l’autista’. A bordo dell’ammiraglia blu, nascerà il sospetto che sia proprio lui, il Lupo: uno schiaffo alle certezze. Di tutti e tre.

INCIPIT

Uscire dalla seduta settimanale, aspettare l’ascensore che arriva cigolante al piano con le sue maniglie lucide d’ottone e, per un attimo ancora, nella coda di profumo d’incenso che dallo studio scappa fuori, chiedersi che senso abbia venire ancora qui. Allegra riaccende lo smartphone e torna nel garbuglio dopo aver cercato in tutti i modi di opporre resistenza; spera che il suo messaggio sia arrivato in quelle due ore. Lui, il Lupo, ormai è dentro.
“Posso anche spegnere”, si dice Allegra. Telefono, pensieri, malinconie. Tutto. Che tanto non lo vuole sentire e se lui, l’uomo senza tempo, le telefonasse, non saprebbe nemmeno cosa dirgli. Non l’ha ancora ben chiaro che lui la tiene con sé nell’assenza. Che è quello, il gioco.

La macchina l’ha messa in divieto; ha anche preso una multa. È lì il foglietto, piegato per bene a ricordarle che è nell’infrazione. Fuori dalle righe blu sull’asfalto, fuori dal posteggio della sua esistenza; quella griglia perfetta che si era disegnata così bene quando ha conosciuto il suo Nick e desiderato tutte le cose più belle insieme: la musica, l’arte. Magari un figlio. Eppure.

 

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